Giochi di attenzione

I giochi di attenzione richiedono di sapersi concentrare all’interno di un contesto giocoso e spesso caotico e di divertirsi mentre si cerca la soluzione ad un problema”.

ELENCO GIOCHI DI ATTENZIONE

I giochi di attenzione sono quelli in cui è richiesto di concentrarsi per riuscire a svolgere il compito richiesto. In essi è richiesta generalmente qualche prestazione di abilità cognitiva, come osservare, contare, decifrare. Nonostante ciò i bambini e i ragazzi si divertono molto a farli perché spesso creano dei fraintendimenti linguistici e delle situazioni simpatiche nel tentativo di risolvere i problemi assegnati. La prestazione cognitiva perde l’aspetto negativo di compito e diventa divertente e sfidante. Generalmente in questi giochi viene richiesto un risultato collettivo perché spesso è la squadra che deve comunicare il risultato. Altre volte si gioca per la squadra ma la prestazione è individuale e finalizzata a far accumulare punti ad essa. In ogni caso la componente individuale è forte ed è indispensabile la collaborazione di tutti per raggiungere lo scopo. Si comincia a capire che il proprio contributo è importante in un gruppo. Ci sono pertanto molti scambi all’interno dei gruppi perciò le prime volte è utile formare gruppi che hanno caratteristiche simili in modo che possono sperimentare più in libertà e con meno pressioni cosa si deve fare all’interno del gruppo per fornire una risposta. Poi si possono formare gruppi eterogenei in modo che soggetti diversi abbiano modo di entrare in relazione. Il gruppo diviene il luogo in cui ci si può esprimere rispetto a delle abilità spesso oggettive e quindi emotivamente meno coinvolgenti. Come al solito il mettersi in gioco è indispensabile perché in questo caso più che in altri l’errore è molto frequente essendo giochi formulati nel tentativo di far sbagliare. L’educatore può esplicitare questo per sollevare i partecipanti dalla prestazione soprattutto per i giochi a prestazione individuale . Questi giochi sviluppano l’auto-controllo e l’accettazione dell’errore. Inoltre può capitare che alcuni partecipanti siano in difficoltà perché la loro attenzione è disturbata dalle emozioni ed in questi casi non è utile insistere o sottolineare l’inadeguatezza, ma si deve cercare di motivare e se è possibile accettare solo momentaneamente che questi partecipanti rimangano in osservazione. L’educatore oltre a dirigere le attività deve osservare che non ci siano troppi scontri, troppe manipolazioni e protagonismi e forti esclusioni nei gruppi. Non sempre emergeranno i soliti soggetti ma dipenderà dal tipo di abilità richiesta. L’educatore deve cercare di stimolare i soggetti perché tirino fuori le loro abilità creando così l’occasione per sperimentare vari ruoli anche la posizione di leader. Fanno parte dei giochi di attenzione anche quelli sui sensi che si trovano nella parte finale.

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