La maestra

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Maestra

La maestra è una figura molto significativa per il bambino, perché è lei l’adulto di riferimento a cui si affida in assenza dei genitori ed è con lei che condivide la maggior parte della giornata. La maestra deve pertanto creare con i bambini un rapporto di fiducia e dovrà accoglierli nelle loro singolarità e richieste, in modo che si sentano sereni in quell’ambiente proprio perché c’è lei lì, pronta ad aiutarli. Aiutarli non significa compatirli o assecondarli nelle loro manifestazioni ma cercare piano, piano di far superare loro il disagio generato dal distacco con la propria famiglia e con il proprio ambiente. La maestra deve perciò saper mediare tra la capacità di accogliere e la capacità di ricercare la loro indipendenza: dal raggiungimento di questo equilibrio che si avrà un buon inserimento. Oltre questo importante compito relazionale, la maestra è anche colei che organizza spazi e materiali, che progetta e prepara le attività. Durante le attività di gioco spontaneo il ruolo della maestra sarà quello di regista che prepara tutto, ma poi esce di scena per osservare dall’esterno, oppure che accompagna i bambini nello spazio gioco e li osserva senza partecipare direttamente. Così facendo lascia in bambini liberi di giocare. Questo non significa avere un ruolo passivo, anzi dall’esterno potrà approvare ciò che sta facendo il bambino, sostenendolo verbalmente, ma anche con il suo non verbale fatto di sguardi e gesti. La maestra può comunque intervenire anche direttamente se i bambini la coinvolgono nel gioco, oppure per fare da modello per certi comportamenti. Il suo ruolo sarà invece più attivo nelle attività manuali, dove dovrà far vedere ai bambini come si fa una certa attività, anche se poi li lascia liberi di creare. Nelle attività di movimento il suo ruolo sarà sempre quello di predisporre i materiali e poi lasciare i bambini liberi di muoversi; se vuole può intervenire per creare un percorso e per sostenere chi è più in difficoltà. Nelle attività musicali decide il grado di partecipazione in base a cosa vuole far fare i bambini: nella sperimentazione degli strumenti può lasciarli totalmente liberi, ma se vuole far eseguire una sequenza ai bambini, dovrà intervenire maggiormente e così anche nella partecipazione alla musica registrata. Durante il canto sarà lei la fonte primaria del suono, a cui i bambini si adatteranno e sarà anche osservata da loro per guardarla ed imitare se durante la canzone le parole sono accompagnate da movimenti o da gesti.

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