Scritto da Sara Bianchi
“Il gioco permette a bambini e ragazzi di sperimentare se stessi all’interno di una realtà parallela da quella reale, cioè quella che il gioco crea, e di fare esperienze importanti grazie a questa indispensabile palestra sociale che è il giocare.”
Il gioco permette di far finta di essere qualcosa o qualcuno, ovvero di assumere ruoli diversi, di sottoporci al rischio di vincere o perdere, ovvero di riuscire o fallire, di accettare le regole e il confronto con gli altri, in quanto sono questi elementi che consentono al gioco di farci divertire. Nel gioco mettiamo alla prova noi stessi e le nostre capacità intellettuali, motorie ed emotive; il gioco è considerato un allenamento alla vita in quanto propone dentro di sé, quegli aspetti fondamentali che ritroviamo nella vita reale. Il gioco è un’attività libera in quanto ognuno decide di partecipare volontariamente al gioco e all’interno delle regole, si è liberi di interpretare il gioco a proprio modo, ovvero di essere se stessi o di sperimentare nuovi modi di essere. Inoltre è sempre da tener presente che la funzione specifica del gioco non è mai quella di sviluppare una capacità, ma il suo scopo è sempre il gioco stesso; se poi da esso si apprende qualcosa ciò dipenderà da quale attitudine il gioco va a stimolare anche se questa può essere diversa da soggetto a soggetto. Altro aspetto del gioco è quello di trasmettere la cultura, poiché in esso troviamo dei valori e dei rimandi alla cultura di riferimento; spesso la cultura del proprio tempo modifica i giochi per adattarli ai cambiamenti in essa avvenuti. Allo stesso tempo però il gioco produce anche cultura, in quanto alcune situazioni o sensazioni sperimentate in esso possono far apprendere nuovi modi di interpretare il mondo. Il gioco viene considerato un’attività improduttiva in quanto non produce niente di tangibile e verificabile, anche se invece è da ritenersi un’attività altamente produttiva per se stessi, perché consente di realizzare una conoscenza maggiore di sé, degli altri e del mondo. Il gioco infatti costituisce una possibilità di importanti apprendimenti sociali ed individuali, quindi una ricchezza che va oltre la materialità e che a lungo termine trasformano in sostanza il mondo. Altra caratteristica importante è che le partite che si giocano sono sempre diverse e al termine del gioco si annullano i risultati e quindi tutte le volte che si ricomincia il gioco si riparte da zero. Si ha così la possibilità di sperimentarsi di nuovo utilizzando l’esperienza precedente ma rielaborandola per adattarla alla nuova situazione.
Per i motivi sopra riportati Ideale ritiene che il gioco sia un’esperienza formativa fondamentale e pertanto lo strumento educativo per eccellenza per tutti gli educatori e gli insegnanti.
Sotto sono riportati alcuni giochi educativi/formativi, tradizionali/innovativi, individuali/sociali che sono divisi nelle categorie a cui fanno prevalentemente riferimento.
GIOCHI CLASSICI
GIOCHI DI BANDIERINA
GIOCHI DI ACCHIAPPINO
GIOCHI DI CONOSCENZA
GIOCHI DI MOVIMENTO
GIOCHI DI ATTENZIONE
GIOCHI ESPRESSIVI
GIOCHI DI ABILITA’
GIOCHI DI COLLABORAZIONE
GIOCHI COOPERATIVI
GIOCHI DA STRADA
GIOCHI DA TAVOLO