Attività di lettura

Attività lettura Argomento

Nella stanza ci sarà un angolo dedicato alla lettura. Generalmente è un angolo morbido, allestito con un materassino o un tappeto, dei cuscini, un piccolo divanetto e delle poltroncine e alle pareti applicata una/due librerie a muro su cui tenere libri adatti che i bambini possono consultare da soli quando vogliono e che dovranno essere cambiati ogni settimana. Il ruolo della maestra nel mantenimento dell’angolo per la lettura autonoma è quella di intervenire solo per far capire il rispetto per il libro: il libro non si tira, non si strappa, non si lancia; si guarda, si sfoglia, si legge e basta. In alto su di una mensola si terranno i libri della maestra, ovvero quelle letture presentate e mediate da lei. Il ruolo della maestra nella lettura del libro è centrale in quanto è lei che racconta la storia usando il verbale e il non verbale, crea il clima e spiega la storia, fa notare le immagini e i suoi particolari, coinvolge i bambini e risponde alle loro domande. La lettura educativa del libro è un momento per i bambini magico perché consente di entrare in altri mondi, di conoscerne i personaggi e le loro storie. E’ un momento che ha bisogno di un clima particolare e si può decidere di accendere una lucina, di tirare una tenda, di mettere una musica dolce di sottofondo per richiamare i bambini a questo momento. I benefici della lettura per il linguaggio verbale e non verbale sono indubbi, ma anche per l’immaginazione, per le associazioni e per la sequenzialità temporale. Le storie aumenteranno di difficoltà linguistica, di immagini e di contenuti all’aumentare dell’età. La costruzione del momento della lettura come momento amato avviene durante i 2/3 anni quando i bambini entrano in contatto con questo oggetto: è probabile che inizialmente dovremo un po’ forzarlo nel senso che dovremo un po’ imporre l’attenzione verso la lettura, ma poi i bambini ameranno questo momento e verranno spontaneamente. Ci sono tre tipi di letture:

La lettura come routines: E’ quella lettura che viene fatta tutti i giorni in un momento particolare, come quando si legge prima del pranzo o prima di andare a fare il sonnellino pomeridiano. Le storie possono essere quelle dei libri più letti ai bambini nelle strutture educative: Che rabbia, Sono io il più bello, Una casa per il mostro, Il piccolo bruco mai sazio, etc.. La maestra si metterà nell’angolo lettura seduta su una sedia e dirà ai bambini che adesso leggerà una storia per loro. I bambini decideranno se sedersi ed ascoltare oppure fare un’altra cosa, anche se generalmente sono affascinati dalla lettura e la maggior parte di loro andrà spontaneamente ad ascoltare la storia.

La lettura come attività strutturata: E’ quella lettura che viene fatta come attività centrale della mattinata. La maestra per introdurre questa attività potrà dire la frase: “Oggi leggiamo la storia di.. ” e terminare la lettura con “Fine della storia”. Le storie possono essere quelle un po’ più complesse come quelle di Topo Tip, La Pimpa, Giulio Coniglio, etc.. e le fiabe e favole più conosciute. Nel caso della lettura come attività strutturata i bambini dovranno partecipare tutti anche un po’ richiamati; è utile pertanto fare questa attività con il supporto di qualcuno che possa contenere i bambini con meno autocontrollo, mentre la maestra legge.

La lettura come supporto: E’ quella lettura in cui si usa il libro per insegnare ai bambini qualcosa e il libro non è il protagonista dell’attività ma lo è il suo contenuto: questo accade quando lo usiamo per fargli vedere gli animali o gli alimenti di un determinato colore, quindi come affiancamento o rafforzamento di un’altra attività.

Arcobaleno
La storia di Pik Badaluk
L'albero vanitoso

MODALITA’ DI LETTURA 2-3 ANNI

Fino a 4 anni la lettura di storie si utilizza prevalentemente come lettura di routines. Le letture da proporre durante l’anno potranno essere circa una dozzina, non di più perché ai bambini piace sentire la stessa storia più volte perché dà a loro sicurezza e possono coglierne ogni volta aspetti nuovi ma anche anticipare ciò che invece si ricordano e per loro è molto gratificante questo. Saranno poi i bambini a richiedere quale storia vogliono sentire e si può decidere anche di far scegliere a qualcuno di loro. Fino ai 3 anni non sempre è opportuno leggere ai bambini ciò che c’era scritto nel libro, in quanto la storia poteva essere un pochino complessa perciò si può pensare di fare una descrizione delle immagini che si presentano e usando la storia come canovaccio, raccontarla a proprio modo usando un linguaggio per loro più semplice e comprensibile. Così la storia assume la forma di un racconto relazionale che è ciò che serve ai bambini di questa età, ovvero una mediazione/interpretazione umana del libro.

Il piccolissimo Bruco Maisazio
Dov'è Spotty?

MODALITA’ DI LETTURA 4-5 ANNI

Dopo i 4 anni le storie che si leggono durante l’anno possono essere un paio di dozzine da usare come letture di routine. Oltre ad esse si possono cominciare a fare le letture come attività strutturate e si può prevedere dopo la lettura di fare un disegno o un’attività manuale inerente alla storia.  Dai 4 anni in avanti si può leggere la storia come descritta nel libro per poter iniziare ad usare un linguaggio più precostituito e magari si fanno delle domande di stimolazione e di osservazione ai bambini. In questo caso il ruolo della maestra è di mediatrice nel senso che sarà importante il tono della sua voce e anche il suo non verbale ma sarà il libro a parlare direttamente ai bambini.

Che rabbia!
Piccolo blù e piccolo giallo

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