La caratterizzazione degli spazi

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Gli spazi saranno caratterizzati da ciò che il bambino trova in quello spazio sia come materiale che come elementi di richiamo. E’ pertanto utile che negli spazi ci sia una foto o una fotocopia a colori, che sarà plastificata e applicata ad altezza bambino, in cui vengono ritratti alcuni bambini della sezione che giocano in quell’angolo con quel tipo di materiale. Così la foto, tramite l’immagine per i bambini leggibile, comunica loro ciò che deve essere fatto in quello spazio. Si può prevedere di cambiare le immagini ogni 3 mesi in modo che ogni bambino si veda ritratto in quell’angolo almeno una volta l’anno, in quanto ai bambini piace molto rivedersi nella foto all’opera. Le scatole contenenti i giochi come le costruzioni, devono essere in plastica trasparente per poter identificare dall’esterno ciò che vi si trova dentro oppure se non si vede il contenuto, si deve applicare una foto del materiale in essa contenuto in modo che il bambino sappia cosa contiene. I giochi generici che quel giorno vogliamo presentare, saranno messi sugli scaffali in basso alla loro altezza, in modo che possono prenderli da soli e vicino alla zona in cui vogliamo che si crei il centro di interesse. Per quanto riguarda lo spazio del simbolico, dei travestimenti e del teatrino, questi sono caratterizzati direttamente dagli arredi; sempre ad altezza bambino le foto/fotocopie in cui sono ritratti mentre giocano al gioco simbolico. Per le altre attività come gli scenari, il movimento e la musica, lo spazio sarà caratterizzato nel momento in cui saranno introdotti questi elementi nell’ambiente. In questo caso le foto dei bambini che li ritraggono in queste attività possono essere appese un po’ più in alto in quello spazio. Nella stanza con i tavoli la caratterizzazione sarà data dall’attività proposta quel giorno; al muro saranno appese le foto/fotocopie che ritraggono i bambini in varie attività manuali.

La caratterizzazione può essere data anche dalle attività di vita quotidiana, mettendo le foto delle azioni che i bambini svolgono negli ambienti di riferimento, ad esempio mettendo la foto delle manine che si lavano in bagno, oppure le immagini di cosa fare per fare pipì (abbassare pantaloni, mutande, sedersi, asciugarsi, tirare su mutande e pantaloni), la foto dei bambini che mangiano nella stanza del pranzo, etc..

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